Sesto giorno di Novena di Natale 2020 - Don Francesco Pilloni

O Astro che sorgi,


21 Dicembre

O ORIENS, splendor lucis aeternae et sol


splendore della luce eterna, sole di giustizia:

vieni, illumina chi giace nelle tenebre e

nell’ombra di morte.


iustitiae: veni et illumina sedentem in tenebris

et umbra mortis.

O Astro che sorgi (Zaccaria 3, 8; Geremia 23,

5), splendore della luce eterna (Sapienza 7, 26)

e sole di giustizia (Malachia 3, 20): vieni e

illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di

morte (Isaia 9, 1; Luca 1, 79).


Per l’ascolto (testo latino)

https://www.youtube.com/watch?v=1BsZH7e27Dg&list=PLM_BPPe3btzjYhja2ufL8ffepQLsk3KQ8&index=5

Se viene meno la luce, nemmeno il colore, pur

esistendo, esiste. Se viene meno l’amore di Dio, la

sua presenza irradiante nel nostro cuore, viene

meno la luminosità di ogni palpito degli affetti.

- O Astro che sorgi, splendore della luce eterna!

Forse il tempo ci abitua, ma non è che un

camminare nelle tenebre, un vedere ombre nella

notte. Siamo nelle tenebre e nell’ombra della

morte, camminando a tentoni alla ricerca della

luce dell’amore, afferrandola dove non c’è o

supplendola con falsi bisogni.

- O Astro che sorgi, splendore della luce eterna!

Con la nascita di Gesù la Luce vera che illumina

ogni uomo viene in mezzo a noi, e noi ne siamo

illuminati (cfr Gv 1,9). Dio stesso, il Figlio di Dio,

Luce del Padre nello splendore dello Spirito, splende

in Gesù, nella sua umanità vissuta interamente secondo Dio.

- O Astro che sorgi, splendore della luce eterna!

La luce illumina una nuova conoscenza, amore a nuova esperienza: Dio è Padre, non rigetta noi suoi

figli, non cerca una nostra adorazione posticcia, ma ci offre tutto il suo amore paterno, nel perdono,

nella santificazione, nella glorificazione. La creazione rinasce.

- O Astro che sorgi, splendore della luce eterna!

La luce illumina nuova interiorità: “et habitabit in nobis” (Gv 1,18). Tra noi, perché in noi; in noi

perché tra noi. E’ l’orizzonte della nuova fraternità, vissuta come presenza di Dio tra persona e

persona. L’occhio cieco guarda nel rancore e nell’odio; l’obnubilato cerca il simile tra i simili,

distingue tra i miei e i non miei; l’occhio luminoso vede Dio nel povero, nel sofferente, nel lontano,

nello straniero e in chiunque è solo. Vieni, Sole di giustizia, vieni e illuminaci!

- O Astro che sorgi, splendore della luce eterna!

FAMIGLIA SPIRITUALE DI PADRE MAURI

NATALE 2020