O Germoglio di Iesse,
che ti innalzi come segno per i popoli:
tacciono davanti a te i re della terra,
e le nazioni t’invocano:
vieni a liberarci, non tardare.
19 Dicembre - sabato
O RADIX Iesse,
qui stas in signum populorum,
super quem continebunt reges os suum,
quem gentes deprecabuntur:
veni ad liberandum nos, iam noli tardare.
O Germoglio di Iesse, che ti innalzi come segno
per i popoli (Isaia 11, 10), tacciono davanti a te
i re della terra (Isaia 52, 15) e le nazioni ti
invocano: vieni a liberarci, non tardare (Abacuc
2, 3).
Per l’ascolto (testo latino)
https://www.youtube.com/watch?v=VFE7B-DZ8_w&list=PLM_BPPe3btzjYhja2ufL8ffepQLsk3KQ8&index=3
Siamo una umanità cieca, sorda, paralizzata e muta, alla quale il Signore
della vita porta in dono nuova bellezza. Dalla stirpe di Iesse nasce il
nuovo Re delle genti, che nella sua umanità-divina unisce tutte le
persone e tutti i popoli. Egli è venuto per unire e superare ogni divisione.
- Vieni a liberarci, non tardare
Egli è doppiamente radice. Spunta con la sua novità dal ceppo santo
d’Israele. Sempre noi siamo stati infedeli all’Alleanza e per le successive
purificazioni non è rimasto che “un resto” (Is 37,32) e da esso il Signore
manifesta la sua fedeltà.
- Vieni a liberarci, non tardare
Egli è anche radice della Chiesa, nuovo Israele, e nella sua carne si
raccoglie il Popolo nuovo, dove “non c’è più né giudeo né greco, schiavo o libero, uomo o donna”
(Gal 3,28) a formare l’unica Famiglia di Dio (1 Tim 3,15).
- Vieni a liberarci, non tardare
La nostra umanità che ha perduto la freschezza dell’amore rimane imbrigliata: ognuno si chiude nel
proprio orizzonte individualistico e finisce con il vedere l’alterità dell’altro solo come una fastidiosa
opposizione da negare e talora distruggere. Ciò che succede nella lotta dei sessi, ferendo tante
famiglie e uccidendo tanti affetti, succede tra i popoli. Ci illudiamo con idolatrie, pensando che
denaro e potere ci facciano costruire un nuovo bene-essere, ma sono orizzonti che, chiusi all’amore,
finiscono con il ricreare sempre lo stesso male.
- Vieni a liberarci, non tardare
Vieni a liberarci, Signore! Abbiamo bisogno di salvezza, di cuori rigenerati, di occhi che sappiano
vedere in nuova luce gli altri come fratelli e sorelle, di orecchie che sappiano udire la voce dell’altro,
il suo bisogno e il suo grido; di mani che sappiano tendersi agli altri, di piedi che sappiano andare
incontro a tutti, specie al povero e a chi maggiormente subisce lo scarto.
Radice di Iesse, Re delle genti, genera in noi nuova umanità secondo il tuo cuore.
- Vieni a liberarci, non tardare
FAMIGLIA SPIRITUALE DI PADRE MAURI
NATALE 2020