Quarto giorno di Novena di Natale 2020 - Don Francesco Pilloni

O Germoglio di Iesse,

che ti innalzi come segno per i popoli:

tacciono davanti a te i re della terra,

e le nazioni t’invocano:

vieni a liberarci, non tardare.


19 Dicembre - sabato

O RADIX Iesse,

qui stas in signum populorum,

super quem continebunt reges os suum,

quem gentes deprecabuntur:

veni ad liberandum nos, iam noli tardare.

O Germoglio di Iesse, che ti innalzi come segno

per i popoli (Isaia 11, 10), tacciono davanti a te

i re della terra (Isaia 52, 15) e le nazioni ti

invocano: vieni a liberarci, non tardare (Abacuc

2, 3).


Per l’ascolto (testo latino)

https://www.youtube.com/watch?v=VFE7B-DZ8_w&list=PLM_BPPe3btzjYhja2ufL8ffepQLsk3KQ8&index=3

Siamo una umanità cieca, sorda, paralizzata e muta, alla quale il Signore

della vita porta in dono nuova bellezza. Dalla stirpe di Iesse nasce il

nuovo Re delle genti, che nella sua umanità-divina unisce tutte le

persone e tutti i popoli. Egli è venuto per unire e superare ogni divisione.

- Vieni a liberarci, non tardare

Egli è doppiamente radice. Spunta con la sua novità dal ceppo santo

d’Israele. Sempre noi siamo stati infedeli all’Alleanza e per le successive

purificazioni non è rimasto che “un resto” (Is 37,32) e da esso il Signore

manifesta la sua fedeltà.

- Vieni a liberarci, non tardare

Egli è anche radice della Chiesa, nuovo Israele, e nella sua carne si

raccoglie il Popolo nuovo, dove “non c’è più né giudeo né greco, schiavo o libero, uomo o donna”

(Gal 3,28) a formare l’unica Famiglia di Dio (1 Tim 3,15).

- Vieni a liberarci, non tardare

La nostra umanità che ha perduto la freschezza dell’amore rimane imbrigliata: ognuno si chiude nel

proprio orizzonte individualistico e finisce con il vedere l’alterità dell’altro solo come una fastidiosa

opposizione da negare e talora distruggere. Ciò che succede nella lotta dei sessi, ferendo tante

famiglie e uccidendo tanti affetti, succede tra i popoli. Ci illudiamo con idolatrie, pensando che

denaro e potere ci facciano costruire un nuovo bene-essere, ma sono orizzonti che, chiusi all’amore,

finiscono con il ricreare sempre lo stesso male.

- Vieni a liberarci, non tardare

Vieni a liberarci, Signore! Abbiamo bisogno di salvezza, di cuori rigenerati, di occhi che sappiano

vedere in nuova luce gli altri come fratelli e sorelle, di orecchie che sappiano udire la voce dell’altro,

il suo bisogno e il suo grido; di mani che sappiano tendersi agli altri, di piedi che sappiano andare

incontro a tutti, specie al povero e a chi maggiormente subisce lo scarto.

Radice di Iesse, Re delle genti, genera in noi nuova umanità secondo il tuo cuore.

- Vieni a liberarci, non tardare

FAMIGLIA SPIRITUALE DI PADRE MAURI

NATALE 2020